27 settembre 2009

NON INIZIO Di Giuseppe Genna



Non avrei niente da ricordare, nonostante abbia molto visto.
Non inizio.
E', questa, l'estate delle chiarificazioni transitorie.
Dove sarebbe "colui che ha molto visto" e che ora sarebbe capace di amare?
Amare... Chi non conosce questa condizione, immagini sulla base degli amori che ha vissuto cosa significhi incontrare l'essere in assoluto amato, al di fuori del quale non esiste amore.
Perchè, allora, non resto nella profonda ombra dell'estasi?
L'uomo vero, il quintessenziale, è ben diverso, è puro da tutto quanto è in me animalità.
Animale Italia. Italia di animali.
L'anima è necessariamente come anfibia.
La discontinuità tra questi due livelli.
A darmi informazioni su quello che deve essere amato sono le analogie, le negazioni, le nozioni di cose che derivano da quello e certi scalini.
L'uomo nobile deve elevarsi con misura.
Se è illuminata, l'anima, non può che essere quello che ama.
Allora il mio essere, per me, è in qualche modo il mio sguardo non sull'Italia, non sull'anno stracciato 2007:è in qualche modo il mio proprio sguardo su me stesso.


Giuseppe Genna, Italia De Profundis, Minimum Fax, p.15

Nessun commento:

Posta un commento