30 settembre 2009


Ultimamente la lista dei libri
da comprare tende all'infinito.

e oltre.



Ecco

...E quando il passato bussa alla porta della “Bambola”, chiudendo il cerchio con il presente, un coltello d’argento dalla lama affilata sembra l’unico strumento che serve. Ma forse non basterà più....

27 settembre 2009

NON INIZIO Di Giuseppe Genna



Non avrei niente da ricordare, nonostante abbia molto visto.
Non inizio.
E', questa, l'estate delle chiarificazioni transitorie.
Dove sarebbe "colui che ha molto visto" e che ora sarebbe capace di amare?
Amare... Chi non conosce questa condizione, immagini sulla base degli amori che ha vissuto cosa significhi incontrare l'essere in assoluto amato, al di fuori del quale non esiste amore.
Perchè, allora, non resto nella profonda ombra dell'estasi?
L'uomo vero, il quintessenziale, è ben diverso, è puro da tutto quanto è in me animalità.
Animale Italia. Italia di animali.
L'anima è necessariamente come anfibia.
La discontinuità tra questi due livelli.
A darmi informazioni su quello che deve essere amato sono le analogie, le negazioni, le nozioni di cose che derivano da quello e certi scalini.
L'uomo nobile deve elevarsi con misura.
Se è illuminata, l'anima, non può che essere quello che ama.
Allora il mio essere, per me, è in qualche modo il mio sguardo non sull'Italia, non sull'anno stracciato 2007:è in qualche modo il mio proprio sguardo su me stesso.


Giuseppe Genna, Italia De Profundis, Minimum Fax, p.15

25 settembre 2009



More joy,
less stress

23 settembre 2009


M'hai detto: ti amo.
Ti dissi: aspetta.
Stavo per dirti: eccomi.
Tu m'hai detto: vattene.
(Didascalia iniziale)

Raccontami



Scalpiccìo.
Fruscìo.

Suoni lontani, in questa notte serena.

Mi viene da sorridere sempre più spesso, del viaggio, della fotografia, dei libri.

La cantina, il caffè sulla terrazza, le boccacce dalle scalinate in pietra serena,
le corse per i corridoi vuoti.

Sarà sempre meglio.

Non vedo l'ora sia inverno.
Com'è d'inverno?

Raccontami

22 settembre 2009

La fuga,
unica arma dei codardi.

21 settembre 2009

20 settembre 2009

Per noi di Vladimir Vladimirovic Majakovskij

L'amore
non è paradiso terrestre,
a noi
l'amore
annunzia ronzando
che di nuovo
è stato messo in marcia
il motore
raffreddato del cuore.

17 settembre 2009

16 settembre 2009

Sei ancora lì sotto? Eppure i pompieri li ho chiamati,
sono arrivati, ti hanno cercato.

Sono stata sulle macerie per ore a urlare il tuo nome.
Con le mani e tutte le forze che avevo ho scavato.

Non ti trovo, non ti vedo, eppure sento la tua presenza,
sei sicuramente lì da qualche parte.

Tu non vuoi essere salvato.
Ecco tutto.
Forse non c'è nenache più niente da salvare.

Lì sotto, un'altra parte di te stesso si è costruita un mondo tutto suo, parallello, immaginario.

Ti piace stare lì sotto? Dove non sei più tu?
L'altra parte di te stesso ti cerca, vaga, tra le rovine, la polvere.
Gli ho dato la mano.
Siamo rimasti vicini, in silenzio.

Tu,
non rispondi.

15 settembre 2009

sepolto sotto le tue stesse macerie.

12 settembre 2009

Questo è un bel libro


Alice in bianco e nero.
Oltre l'immagine di una bambina.
Taglio ovale, seppia stinto, capelli lunghi.

11 settembre 2009

Triste anniversario-
365 giorni da scontare

Mi hai detto che quella notte ci sarebbero state le stelle cadenti, mi sono messa in giardino con il naso puntato all'insù.
Qualcuna ne ho vista e qualche deisderio l'ho espresso.
Ma non erano come le avevi descritte tu.

Mi hai detto che l'acqua era tiepida, la vedevo riempire la vasca.
Mi sono immersa dentro.
Mi sono fidata di te ma mi sono scottata.
Non molto, appena un po'.

Il fuoco non brucia poi, mi hai detto.
Ho rischiato tutto, a quel punto, tutte le carte che avevo.
Sentivo molto caldo, vedevo il rosso e l'arancio delle fiamme sempre più vicine a me, ma mi fidavo.
Ripetevo il tuo nome
Avevo paura, ma mi fidavo, c'eri tu.
Ripetevo il tuo nome.
Ora ho una cicatrice, sul braccio, è profonda.
Mi ricorda quel giorno in cui ti ho guardato con occhi diversi.

Non ti lascerei più nenache una monetina.

8 settembre 2009

Rimani lì e non mi toccare.
Fammi spazio che sono felice.












Danimarca, castello di Amleto. Anni fa

6 settembre 2009




Prossime cose da fare:

-comprare un'agenda formato famiglia per tutti i prossimi impegni-progetti-riunioni-cosedaricordare-appuntamenti-cene-birrefuori

-comprare un paio di scarpe rosse con il tacco, gli stivali verdi, quel vestito che era in vetrina e il mascara quello lì della pubblicità

-mangiare per benino (soprattutto gli smoothies)

-fare diverse telefonate

-fare belle foto e diventare come i reporter di Peacereporter che non hanno paura di niente

-ascoltare con pazienza la vecchia bibliotecaria che tra poco va in pensione che mi vuole tanto bene

5 settembre 2009


*Riassemblare i pezzi
*Guardare il risultato finale
*Vedere che c'è un buco, uno spazio vuoto,
cioè, non torna.


Indipendentemente da come lo giri tra le mani non torna
da qualsiasi parte la metti non torna
da qualsiasi parte la guardi non torna:

e' un problema di incastri?

Prima c'era qualcosa e ora non c'è più
Ne sono sicura prima c'era.
lo senti, lo percepisci, accarezzi il vuoto
si è lasciato dietro una scia
Poi la scoperta:
non c'è più da tanto tempo
e non ci sarà più
Quello spazio prima era diverso.
Mi manca quello.

Mi manca cio' che eri.
(elaboro il lutto su questo)
Non quello che sei.
(cio' che cercavo non c'è più)


4 settembre 2009

Oggi


dublino- torre martello
Piccoli appunti per la serenità.

Piccoli scenari di autenticità.

Piccoli accorgimenti per la felicità.

Piccoli passi di verità.

2 settembre 2009

Pian dei Medici
è un posto di
Fabio fate e folletti

1 settembre 2009


HOLGA
E'
LA
CASUALITA'

londra- city