30 novembre 2010

Se una sera d'inverno ti metti davanti alla tivvù (seratina eh)

Grazie a Roberto Saviano, perchè erano mesi che avevo bisogno di piangere nuovamente per l'Aquila e non ci riuscivo e le sue parole me lo hanno permesso.
Mi hanno fatto tornare a quella mattina d'aprile in cui non credevo.
Mi hanno fatto tornare a quella notte d'estate in cui per ore ho camminato tra le macerie, ho visto la distruzione, ho sentito la ghiaia del piazzale, dove prima c'era l'erba, di Collemaggio sotto i piedi, le 99 cannelle ferme, il centro blindato, l'esercito in sentinella.


Grazie a Cecilia Strada perchè erano settimane che avevo bisogno di pangere per E. e le sue parole mi hanno fatto sentire più vicina a lei.


Grazie a Mario Monicelli che ci ha insegnato cos'è il cinema e il coraggio.


Grazie a chi decide di restare, nonostante tutto.


Insomma sono tre ore che piango ma.. tutto bene eh!
Avanti tutta.
'notte 

26 novembre 2010

E ogni frase ha un nome, e ogni nome ha un senso.

A chi ha dato tanto e ha ricevuto poco
A chi è portatore di benessere anche se devo ricordarglielo io (!)
A chi ha paura di stare solo e deve scoprire che può farcela tranquillamente
A chi ha creduto in un progetto e lo vede realizzato
A chi a migliaia di chilometri di distanza da qui sta facendo nascere bambini
A chi si sta preparando per un lungo viaggio dall'altra parte del mondo
A chi farà il professore universitario dopo anni di duro impegno
A chi è combattuto per le mille scelte di tutti i giorni
A chi non perde la determinazione e il coraggio
A chi ha paura di far vedere quello che è veramente
A chi crede di essersi rifatto una vita e invece è solo una bolla di sapone
A chi fugge da se stesso ma se stesso rimane
A chi è disilluso, a chi ci crede ancora
A chi è stato menato oggi
A chi è lontano e vorrei avere qui
A chi si aspetta sempre che qualcuno cada ai suoi piedi e in cambio ha solo tanta compassione
A chi ha creduto nell'amore e ha vinto
A chi si fida di me e anche a chi non si fida perché gli farò cambiare idea :)


A tutti... buona notte


E che sia una buona notte perchè oggi è stata una buona giornata che mi ha dato forza e coraggio e numerose ventate di ottimismo.


Sara 2 Stronzi 0

Ho vinto un'altra battaglia ma ancora non la guerra... per quella mi prendo un altro po' di tempo.
Avanti tutta.
Bansky

24 novembre 2010

Non abbiamo fatto la fine della Grecia, non abbiamo fatto la fine del Portogallo e dell'Irlanda, speriamo di non fare la fine dell'Italia...(C. Guzzanti)

OH! UNO SFOGO OGNI TANTO CI STA E NON PRENDETEMI PER PESSIMISTA DEPRESSA PERCHE' NON LO SONO E' CHE, A QUESTO GIRO, NON MI RIESCE NEANCHE ESSERE IRONICA.

Questo paese ci ammazzerà. 
Ci ucciderà tutti quanti. 
Piangerà i suoi figli che scappano all'estero e farà di chi è rimasto linfa a cui succhiare le energie e i sogni, le aspettative e i progetti di vita.
Perché noi almeno, noi trentenni del contemporaneo, i sogni li abbiamo, le speranze, i progetti... li abbiamo.
P. è un ragazzo di 18 anni con una profonda intelligenza, acume e ironia, strumenti indispensabili per un futuro meraviglioso.
Non studia perchè... tanto che studia a fare? Perchè tanto con 2 lauree e 10 master se non si lavora oggi immaginiamoci tra 5-6 anni. Perchè tanto una casa mia non l'avrò mai e i lavoro che voglio fare non potrò farlo. Perchè c'è la cassa integrazione, il razzismo dilagante, X Factor in TV e la cultura che muore.
Perchè lo stipendio che varò non sarà sufficiente a permettermi un tenore di vita decente, e dovrò fare sacrifici e... poi non menzioniamo la classe politica che dovrebbe fare non dico i miei interessi [i nostri interessi] ma almeno il bene della maggioranza...
Perchè tanto non serve. Studiare dico. E non è il classico discorso del liceale che si lamenta per l'ennesima inutilità della versione di latino o per l'ennesima noia di leggere il PALLOSISSIMOLIBRODELMESEDALLEGGEREPERFORZACHEPOICISIFAILTEMA.
Non è questo.
E'mancanza di sogni, speranze, aspettative. Buio totale sul il futuro. E ha ragione.
Perchè tutto questo è DANNATAMENTE VERO.
I nostri fratelli e sorelle più piccoli, i sogni e tutto quanto non li hanno neanche, non hanno niente da vedersi negare. 
In loro assenti i noi frustrati.
Non so cosa è peggio.
E' questo che non perdono a questa gabbia di paese.


E ancora. 
E' colpa dei miei genitori (e della generazione precedente) che ci hanno lasciato questa eredità che noi non siamo stati e non siamo in grado di cambiare. 
E' TUTTA COLPA VOSTRA
Perchè se l'eredità del '68 e dei grandi movimenti è questa invece di stare a fare tanto i fricchettoni  facevate meglio a entrare in classe. 
Che voi i sogni almeno li avevate, vi era permesso di averli.
A P. oggi non è permesso.
E non vi perdonerà mai.
E non vi perdoneremo mai.


                                     Gipi, Questa è la stanza, Coconino press

CI SIAMO, SI PARTE!!!

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IL NUMERO ZERO

23 novembre 2010

ELENCHI. CORRADO GUZZANTI

Elenco di battute che non aiuteranno questo programma
(legge Corrado Guzzanti)

  1. Il Giornale replica a Saviano: la macchina del fango non è quella che dici tu. È una macchina vera, l’abbiamo vista ad Arcore: è chiusa con una vasca e due lottatrici nude
  2. Anche Bossi telefona alla questura ma capiscono solo Mubarak
  3. L’ira di Berlusconi contro Fini: futuro e libertà è un ossimoro: scelga, o futuro per noi o libertà per loro
  4. Su alcuni manifesti del PD compare Bersani con una foto in bianco e nero, ma il fotografo giura che la pellicola era a colori
  5. Si chiede a Masi se pensa se sarebbe giusto privatizzare la Rai. Risponde: un’altra volta?
  6. Il Pdl apre a una modifica della legge elettorale: se i cittadini vorranno aggiungere a margine una preferenza la scheda non sarà invalidata
  7. Rutelli va all’incontro con Fini e Casini: gli danno l’indirizzo sbagliato
  8. Dubbi sulle elezioni regionali: tra le tante firme raccolte a sostegno della lista Formigoni compare quella di Michael Jackson
  9. Nelle scuole italiane non c’è carta igienica: il ministro Gelmini prega le mamme di mandare i bambini a scuola già defecati
  10. Berlusconi corrompe dei senatori: mi hanno detto che erano maggiorenni
  11. Maroni vuole costringere le donne islamiche per farsi riconoscere a togliere il velo. Berlusconi, per lo stesso motivo, le mutande
  12. Scenata del ministro Bondi in un museo: dei vandali hanno squarciato un quadro di Fontana
  13. Torna Pannella con un nuovo digiuno, ma ormai quando arriva alla fine del mese la concorrenza è spietata
  14. Sull’emergenza il governo si confonde: butta i manifestanti abruzzesi in una discarica e picchia a sangue i sacchi della mondezza
  15. Berlusconi: scopo tutto il giorno, vi dà così fastidio se la sera lavoro un’oretta?
  16. Anche il ministro Brunetta indagato per gli scandali sessuali: rinvenuto lo sgabello
  17. Fini ha compiuto la sua parabola: era fascista; è stato postfascista; ora, tornando al futurismo, è prefascista
  18. Il Pd è il primo partito in Italia a usare le primarie; il primo partito al mondo che le perde
  19. Il papa condona l’uso del preservativo per certi casi particolari: ci sono delle notti in cui fa veramente freddo
  20. Un preservativo condonato si chiama “condon”
  21. L’anomalia storica della Fiat: gli italiani da sempre gli pagano le macchine, ma poi non le comprano
  22. La strategia di Tremonti per la crisi: prima risaniamo i conti e poi vediamo chi è rimasto vivo
  23. Il governo dei fatti: catturato il pusher
  24. Polemica con la Comunità Europea: il ministro Gelmini propone di lasciare i crocifissi e togliere le scuole
  25. Università italiana: la Gelmini vuole aiutare la ricerca. Provate a rifare tutto il percorso all’indietro
  26. La fuga dei cervelli all’estero: Gasparri si scorda il corpo qui
  27. Il governo di Berlusconi dà nuovi fondi alle scuole private e cattoliche. In cambio un bonus per altri tre scandali e bestemmia libera fino al 2012
  28. Il papa attacca i laici, poi si scusa: avevo capito l’Ici
  29. Il Partito democratico propone la sua legge elettorale: alla francese, con sbarramento tedesco a due turni e supercazzola all’australiana come fosse antani
  30. La camorra contro Saviano: la scorta ci impedisce un contraddittorio
  31. La Lega telefona alla ‘ndrangheta: ma ci cercavate per qualcosa?
  32. Calderoli è stufo delle polemiche e invade la Polonia
  33. Non abbiamo fatto la fine della Grecia, non abbiamo fatto la fine del Portogallo e dell’Irlanda: speriamo di non fare la fine dell’Italia

21 novembre 2010

vorrei vorrei saperti libera per una corsa nella pioggia

Ho pensato a cose intelligenti da scrivere. 
Ammetto che me ne sono venute in mente diverse, ma per l'ennesima volta quando sono davanti a questo schermo con la consapevolezza che qualcuno le leggerà mi blocco.
E questo per una serie di motivi: ci sono molte cose che non hanno parole che le descrivano, altre sono complesse e le parole ne rovinerebbero il gusto del ricordo e della contemporaneità e altre sono così evidenti e scontate (in senso positivo) che mi si leggono in faccia. 
E chi deve leggerlo nelle mie lacrime e nei miei sorrisi lo sa.
Per cui continuo a pensare ancora un po' a quello che mi rende pensierosa, sollevata, disincantata ma anche incazzata e nervosa (troppo facile altrimenti) per altri 15 minuti prima di mettere su l'acqua per il te e rimettermi a studiare.
Questo è tutto.


Ci sono dei cerchi intorno a ognuno di noi. Solo pochi eletti possono travalicarli senza chiedere il permesso in ogni momento in cui ne hanno voglia: per i piccoli e grandi drammi della vita quotidiana, per le gioie e le soddisfazioni, le vittorie e i compromessi da raggiungere, per farsi abbracciare anche due ore nel primo freddo e sentirsi dire cose belle.
Coloro che io chiamo eletti sono davvero pochi ma sanno che a qualsiasi ora del giorno e della notte la mia casa è la loro casa, le loro inquietudini sono le mie inquietudini, i loro sogni i miei sogni.
Alcune cose non hanno nomi, non rientrano negli schemi mentali classici su cui impostiamo le nostre relazioni. 
Sono indescrivibili nel senso che non hanno descrizione, sono situazioni ibride tra più situazioni.
Io sono geometricamente piantata in un ibrido.


E resteremo comunque vivi e bellissimi (tutti) anche sotto la pioggia (non abbiamo alternative) che siamo bravi e coraggiosi (non proprio tutti ma molti).

17 novembre 2010

tengo in equilibrio anche la mia ombra



Piscinas, Sardegna, agosto 2010

14 novembre 2010

Da una vecchia agenda salta fuori 
Andrea Pazienza.
Mai testo fu più azzeccato per la giornata di oggi.

12 novembre 2010

Mobilitazione nazionale a difesa del diritto alla cultura - 12 novembre 2010



 
Oggi il mondo della cultura ha deciso di dare un segno.
Ma non basta, ci sarebbero da fare le serrate, chiudere i musei delle grandi città come il più piccolo museo di campagna, la più piccola biblioteca di provincia come le centrali, la pinacoteca del borgo sperduto, le fondazioni e gli istituti, le gallerie d'arte e le accademie .
Crolla Pompei, la Biblioteca nazionale chiude... e l'ANSA non batte neanche una riga sulla seppur sparuta mobilitazione di oggi.

10 novembre 2010

cose che capitano

Oggi mi sono sentita urlare in faccia che la mia determinazione e il mio modo di essere e fare allontana e spaventa gli uomini. Mi sono sentita urlare in faccia che non potrò mai trovare nessuno che mi stia accanto perché nessuno potrà avere mai il coraggio e la forza di farlo. 
Sono rimasta a bocca aperta a lasciare che la pioggia mi scivolasse addosso. Non ho neanche reagito.
Chi me lo ha detto è un frustrato senza speranze, una persona in cui non credo, ma non è importante questo.E' importante che io, anche se so da dove viene questa spettacolare ricostruzione di me, ci sono rimasta male. Male da spezzare il cuore.


RESET:
lunedì 8 novembre ore 15,30 circa, Firenze, quartiere Campo di Marte


Sono avvolta nel filo dell'I Pod con Eddie Vedder che mi sbraita nelle orecchie, gli stivali che smuovono le foglie gialle, il cellulare che non smette di suonare e la cartina di Google Map che oggi non aiuta per niente. Tira un vento freddo che mi sferza le guance e mi fa lacrimare gli occhi. 
Mi si avvicina una vecchietta alta un metro e venti con due occhi azzurri di come sono azzurri solo gli occhi degli anziani e dei bambini. Mi sta guardando. Mi tolgo le cuffie.
"Signorina sa dov'è il funerale di quell'uomo con i capelli bianchi?"
"Ecco.. ci mancava solo la vecchia matta" [penso e non dico]
"No signora, non ne ho idea.. non sono neanche di Fir.."[dico e mi interrompe]
"Perchè a me quell'uomo con i capelli bianchi mi garbava, ed è morto e non so dov'è"
"Sara non cedere se non ci mettiamo a piangere tu e lei insieme"[penso e non dico]
Non so che dire. Mi guardo intorno
"Signora guardi lì c'è un campanile", uno di quei campanili orrendi anni '70 di come sanno essere orrendi solo i campanili delle chiese degli anni '70.
"Magari lì c'è una chiesa"
"Signorina non lo so" [tituba]
"Venga con me"
Il campanile è a poche decine di metri. 
Girato l'angolo in effetti davanti alla chiesa c'è un carro funebre con i fiori colorati sopra.
"Signora guardi, magari è lì"
Mi guarda con un lieve sorriso e quegli occhi azzurri.
Il vento tira forte e lei si avvia sul sagrato, piccola avvolta nel cappotto, lasciandomi lì con la cartina in una mano, l'I Pod nell'altra e due laghi di lacrime al posto degli occhi. 


Questa è la persona che spaventa. Questa è il cannibale.
Questa sono io.
E ora che sono a casa, nella mia stanza, con G. e F. felici vicino a me e che mi hanno fatto ricredere sul "tutto è possibile" vorrei solo un paio di mani calde in cui riporre le mie.
E comunque VAFFANCULO.



5 novembre 2010

Felicità è...
avere un murales a mio nome...

(che poi secondo me non è vero... bah...)

4 novembre 2010

Non tutti capiranno questo post. Perchè non è scritto per i più, ma solo per quelli che c'erano e ci sono.. e sono sicura che ci saranno

Io oggi ho vinto. 
Ho vinto contro l'ottusità, ho vinto contro la mancanza di comprensione e l'ignoranza.
Oggi abbiamo vinto tutti. Voi che c'eravate in quelle notti, in quei pomeriggi di sbalordimento, che davate risposte e cercavate spiegazioni a cio' che era inimmaginabile.
Hanno vinto le amiche, hanno vinto gli amici. 


Abbiamo vinto perchè a volte, più o meno inaspettatamente incontri chi sa di cosa stiamo parlando e lo fa con un acume e una sensibilità che non ha euguali.
Ho vinto una battaglia e non una guerra, ma sono sicura che vincerò anche quella.
Ci vuole determinazione, convinzione e un po' di semplice ironia.
Mi sento grande oggi.
MI sento finalmente il grosso e orgoglioso senso delle responsabilità.
E ne sono felice.

2 novembre 2010

oggi è zen

Quando tutte le stronzate della nostra vita quotidiana sembrano prendere il sopravvento.
Quando tutti i non-veri problemi si accavallano l'uno sull'altro fino a toglierici energie e fiato.
Quando abbiamo paura di dimenticare ciò che conta veramente.
Quando perdiamo il senso delle piccole cose...
Facciamone manifesto, facciamone memoria di questi bellissimi versi.

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura un pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca

1 novembre 2010


Mah
Bho
Si vedrà
Perplessa.
Detesto non avere un'idea delle cose.
Non averne il controllo, non sapere come andranno e dove andranno.
Non tutto dipende solo ed esclusivamente da me e a questo giro, credo, dovrò farmene una ragione.
E intanto secondo pomeriggio di pioggia davanti a questo PC e sommersa di libri.
Potrei sbilanciarmi, si potrei. 





MI CORREGGO:

DA BATTE'(re) LA TESTA NEI MURI!