24 maggio 2010

Come ogni lunedì mattina la biblioteca dove lavoro è chiusa. C'è silenzio.
Mi sono alzata dalla scrivania, ho chiuso la porta dell'ufficio e sono salita su, al primo piano, in biblioteca.
Non c'è nessuno nei corridoi, poca luce dalle finestre, silenzio di maggio, silenzio di libri sugli scaffali.
I giardinieri stanno lavorando in cortile, c'è il buon odore dell'erba tagliata.
Mi siedo sui divanetti al centro della sala deserta.
Questi sono i luoghi della mia vita di tutti i giorni.
Io sono qui perchè l'ho voluto e desiderato con tutta la forza.
Io sono qui perchè HO SCELTO di essere qui.
Io sono qui perchè si è realizzato un sogno: lavorare in una biblioteca, il lavoro più bello dee mondo. Ripenso ai giorni negli anni sui libri, alla tensione prima dei concorsi, al "ma chi me lo fa fare?", alle centinaia di persone che erano con me in quei giorni, alla mia voce che ripete libri, nozioni, leggi, regole.
Ci sono voluti tre anni ma dovevo farcela, prima o poi.
E ora sono qui da quasi un anno e in questi corridoi vedo il mio sogno realizzato.
Voglio godermi qualche altro attimo di pace, e mi viene da piangere.
Perchè ho vinto, io ho vinto.

Non ho mai ringraziato tutti quelli che hanno reso possibile questo.
Lo faccio adesso a chi mi è stato vicino negli anni, a chi mi ha sorretto, a chi mi ha incoraggiato, a chi mi ha ascoltato, a chi mi veniva a ripescare nelle sere d'inverno dai libri per farmi uscire, a chi ha retto le mie incazzature, le mie delusioni, a chi è stato felice con me.

Grazie a R., B., A., G., F., F., A.,Gio',
E grazie a chi lo fa adesso ma sembra che lo faccia da sempre: F.

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