3 giugno 2010

No, non ora non qui, no non ora non qui...


Uscita indenne da una 72 / 96 ore di messa in discussione di praticamente tutto mi sento molto più leggeraconvintaforteeimplacabile. Tipo botta in testa - perdita dell'orientamento - rialzarsi da terra e non trovare i punti cardinali -
Ogni tanto a me serve criticare/criticarsi, chiedersi, domandare/domandarsi e sprofondare un po' per poi rialzarsi in piedi e vedere che l'orizzonte è più semplice del previsto. E ora è chiaro (Sara non dare niente per scontato, "state attenti perchè non sapete nè il giorno nè l'ora" disse il vecchio saggio) che è tutto come dovrebbe andare.
Hai progettato, pensato, organizzato, immaginato. Ma tutto questo corrisponde a cio' che veramenete vuoi? Tutto questo di rende felice, ti da soddisfazione, è quello che vorresti? E' il meglio per te? (e attenzione che qui non si tratta di definire e delineare tutto nel minimo dettaglio. Qui si tratta di avere uno scopo, un obiettivo e cercare un modo di raggiungerlo)
Dato che dopo tentennamenti e sguardi nel vuoto la risposta è decisamente sì ( Sì mi rende felice, mi da soddisfazione, è quello che vorrei) posso tranquillizzarmi e mettere il cuore in pace.
SOSPIRO.
Ci sono cambiamenti (meno male), i cambiamenti servono, hanno riflessi negativi da un lato e positivi dall'altro ma sono necessari, ineludibili e sani. In sostanza ho fatto delle scelte giuste nel momento giusto, sono stata fortunata ma ho anche tirato fuori le palle quando è stato il caso e mi sono appoggiata a persone valide quando le forze mi venivano meno. Non ho perso occasione di dichiarare sentimenti e impressioni (nel bene e nel male) a chi dovevo (liberandomi mente, cuore e stomaco), ho detto cose che non pensavo perchè arrabbiata e ho chiesto scusa, ho allontanato chi se lo meritava perchè era giusto così perchè dovevo difendermi, ho comprato le lenzuola azzurre per il mio nuovo letto perchè è il mio colore preferito, ho scelto quella casa perchè penso sia quella giusta per me.

Per festeggiare la rinata tranquillità e la calma dopo la tempesta mi concederò una tortina di marmellata di more con vista Duomo, una passeggiata tra i libri della sezione bambini, una telefonatachemiva.
Penso a tuttoiltempocheabbiamodavanti e a tutte le cose che ho/abbiamo da fare, all'estate iniziata, ai libri sul comodino e alle lenzuola a pallini, a giocare a shangai, al parco delle papere, alle luci in Piazza Duomo la sera quando è vuota, a quella canzone che mi piaceva tanto ma che avevo dimenticato.


welcome back Sara

"
Sono io disposto a mettermi coscienza e controcoscienza sotto le suole delle scarpe e cercare solo quel che mi fa essere felice, che mi fa star bene, che mi fa ridere, per sentirmi vivo sul serio? Sì, sono io disposto." Alex

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