30 aprile 2011

Immaginatevi un palazzo del trecento in pieno centro storico. Aprite il robusto portone in legno e salite quattro rampe di scale in pietra serena. Dalle finestre che si affacciano sulle scale potrete vedere un invidiabile giardino di glicini e ortensie. Nel cielo giusto qualche stella, per ricordarvi che maggio sta arrivando.
Se arrivate all'ultimo piano troverete un ampio appartamento. Soffitti alti, travi in legno, pavimenti di cotto, cinque stanze, un ampio soggiorno con cucina, un bagno, una lavanderia. Rustico e vissuto, sconnesso e pittoresco, incasinato e mai troppo sazio di oggetti e arredi. Una colonna sonora d'altri tempi a farvi compagnia.
Sentirete il rumore dei bicchieri di vetro, di chiacchiericcio sotterraneo, di scrosci di risate infinite, di accendini pronti per l'ennesima sigaretta. Sentirete risate e acute ironie sulla settimana che è appena passata. Vedrete, intorno al tavolo di legno donne che bevono vino. Le vedrete dibattere, discutere, ridere, riflettere sulla settimana che sta per finire. Bicchieri che si riempiono, telefoni che squillano, libri aperti, fotografie da commentare, accidenti da tirare. Per ognuna di loro è stata una settimana difficile. Per alcune la più difficile da mesi, per altre la routine... Amori finiti, delusioni mai sopite, arrabbiature frustrate. Alle 4 del mattino si saluteranno consapevoli che sempre, per le gioie e per i dolori, per le cazzate e le cose serie saranno scudo una dell'altra.
Enjoy. Benvenuti nella mia primavera. 
Vedremo come va a finire.


Mi ricordo quel giorno in cui Berlino si manifestava orgogliosa ai nostri piedi, immagino Lisbona  barocca come accoglierà il nostro avvento.

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