Scalpiccìo.
Fruscìo.
Suoni lontani, in questa notte serena.
Mi viene da sorridere sempre più spesso, del viaggio, della fotografia, dei libri.
La cantina, il caffè sulla terrazza, le boccacce dalle scalinate in pietra serena,
le corse per i corridoi vuoti.
Sarà sempre meglio.
Non vedo l'ora sia inverno.
Com'è d'inverno?
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