In quelle mattine lei andava con Tom nel canneto, si baciavano al sole, l'ombra sottile dei gambi di canna faceva delle righe sul viso, sul corpo, come una grata.
Loro sembravano più belli in quel giuoco chiaroscuro, e si baciavano.
Dicevano anche: non ci lasceremo più.
Invece Tom era chissà dove, e lei qui, fra i tedeschi, contro un muro per essere fucilata...
Renata Viganò, L'Agnese va a morire, Einaudi
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