Nel maggio del 2010 scrivevo:
cantami piano una canzone
sarà quella che mi farà addormentare
sarà quella che mi farà respirare
sarà quella che mi pioverà addosso e mi riscalderà quando ho i brividi
sarà quella con cui farò colazione la mattina
sarà quella che vedrò in tivvù
sarà quella che ascolterò sotto la doccia
sarà quella che mi ricorderò tenendo gli occhi chiusi sdraiata sul letto d'estate
sarà quella con cui parlerò alle amiche
sarà quella che diventerà la mia voce
quando sarai lontano
ed io con la stanza dipinta di azzurro
Ho una canzone oggi, una canzone per me.
La ascolto, di solito, in macchina quando vado su e giù sull'A11 con, ormai, una certa disinvoltura.
Vorrei liberami dalla paura e dal passato per lasciarmi cullare da lei come si fa con un'amica e confidarmi come si fa con un vecchio saggio.
Nonostante l'impegno quel "qualcosa", qualla confidenza, quella serenità, sembra sempre, dannatamente, inafferrabile.
Come mai non basta l'amore?
...ti prego ascoltami, ascoltami bene
almeno una volta
è un mondo diverso che voglio
altro che storie
senza né despoti né preti
più giusto e libero se vuoi
dove abbracciare
il sole il mare la terra l'amore
quanto ti manca l'amore...
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